top of page
image (6).png

SEDAZIONE COSCIENTE

Cos’è la sedazione cosciente dal dentista?


Con sedazione cosciente – o semplicemente sedazione dal dentista – intendiamo una pratica di somministrazione di farmaci in grado di indurre uno stato di rilassamento e tranquillità. Questa condizione può essere paragonata al dormire.

La sedazione dal dentista consente di superare tensioni, paure e casi di malessere che impediscono di affrontare cure odontoiatriche necessarie come carie, impianti e pulizie dei denti. Il paziente si troverà in uno stato paragonabile a un sonno sereno e amnesia. Ciò permetterà al dentista di eseguire l’intervento previsto senza grosse difficoltà.

L’obiettivo è di ridurre ansia, stress e paura (in alcuni casi vero terrore) per sottoporsi ai trattamenti di odontoiatria. Grazie a questa procedura il paziente non collaborativo si ritrova in una condizione semi-incosciente e permette al dentista di eseguire l’operazione prevista senza intoppi e non ricorderà nulla dell’intervento.

​

Quando si usa la sedazione cosciente

​

La sedazione cosciente dal dentista si rivela utile nel momento in cui il paziente tende a evitare le cure odontoiatriche per timore delle operazioni o quando non è collaborante. Come avviene con una persona autistica o con vulnerabilità sanitaria o psichico-fisica .

Per l’intervento è sempre necessaria un'anestesia locale per inibire il dolore, ma se viene prima sedato il paziente non si renderà conto neanche della procedura anestetica.

Dalla carie all’impianto, fino al curettage, estrazione e alla devitalizzazione. Tutto viene svolto in assenza di dolore grazie all’anestesia locale. Però la sedazione cosciente dal dentista permette al paziente che ha timore di affrontare questo passaggio di vincere la paura sia degli interventi di chirurgia orale che del dentista in generale (odontofobia).

image (4).png
image (5).png

A chi è rivolta la sedazione dal dentista? 

In quali casi e su quali pazienti si opta per la sedazione cosciente in odontoiatria? Molti si dichiarano terrorizzati dal dentista ed evitano visite e cure per non sedersi sulla sedia.

La sedazione cosciente è una soluzione per evitare che le condizioni della salute orale precipitino fino a raggiungere caduta dei denti e parodontite avanzata.

​

Pazienti odontofobici
Questo tipo di sedazione viene praticata in casi specifici. E con pazienti cosiddetti odontofobici. Ossia quei soggetti che per svariati motivi hanno sviluppato una particolare ansia nei confronti degli interventi odontoiatrici in occorrenza dei quali si verificano attacchi di panico, tachicardia e un abbassamento della soglia del dolore. 

Problemi di salute
La sedazione cosciente può rivelarsi utile in tutti quei casi in cui il paziente presenta patologie come cardiopatia, ipertensione o epilessia. È una pratica a cui si può ricorrere nei casi di disabilità intellettive o cognitive, come pazienti autistici, iperattivi, etc. caratterizzate da scarsa o assente collaborazione. I movimenti incontrollabili e improvvisi possano interferire con le operazioni del medico durante interventi delicati. 

Bambini

Un’altra categoria che può richiedere l’analgesia sedativa è quella dei pazienti in età pediatrica. Anche i bambini possono sviluppare forme di odontofobia o presentare una irrequietezza nei confronti degli interventi odontoiatrici. 

L’anestesia locale è necessaria per inibire il dolore ma la sedazione cosciente dal dentista correttamente eseguita mette il paziente in condizione di percepire dolore.

Per quali soggetti può essere rischiosa? 

​

Fin qui abbiamo visto i benefici della sedazione cosciente in odontoiatria ma è bene tenere presente che esistono anche dei rischi e dei casi in cui non può essere praticata. 

La sedazione cosciente dal dentista è controindicata su pazienti di qualsiasi età con problemi o patologie respiratorie. In particolare in soggetti con sinusite, raffreddore, bronchite e difficoltà a respirare con il naso.  È sconsigliato nei primi tre mesi di gravidanza, in pazienti che hanno subito un intervento al timpano, in pazienti oftalmici o con broncopolmonite acuta, enfisema e sclerosi multipla.

​

Come viene fatta la sedazione dal dentista?

​

Non basta sapere quante gocce di valium, analgesico o ansiolitico servono per una sedazione dal dentista: c’è bisogno di un’analisi delle condizioni pregresse del paziente.

Cosa fare prima dell’anestesia
Prima di intervenire con la sedazione cosciente in odontoiatria è necessaria la presenza dello specialista in anestesia, responsabile della procedura, che somministri i farmaci.

L’anestesista analizza come prima cosa la storia clinica del paziente ed effettua i controlli medici per verificare se ci siano impedimenti o controindicazioni di rilievo alla sedazione e stabilisce le dosi e le tempistiche di somministrazione più adatte al singolo. 

A volte è richiesta una visita preliminare per valutare meglio le condizioni del paziente e consentire la dovuta preparazione con norme comportamentali e farmacologiche.

image (8).png
image (7).png

C’è la somministrazione dei farmaci via orale oppure con la mascherina per respirare i sedativi. La sedazione cosciente inalatoria viene eseguita con una miscela di protossido d’azoto (N2O) e ossigeno che viene fatta respirare attraverso una mascherina.

Il paziente rimane cosciente durante il processo. Anche la reattività del paziente resta inalterata. Quello che varia è la soglia del dolore, che viene innalzata. Così il paziente è più rilassato.

Il protossido di azoto rientra tra le possibilità terapeutiche ma ha un minor grado di efficacia rispetto alle tecniche endovenose. Sarà l’odontoiatra, con l’anestesista professionale, a scegliere la soluzione migliore per la condizione del paziente.

bottom of page